Cinema e Psicoanalisi
La profonda somiglianza fra il linguaggio del cinema e il linguaggio dei sintomi, dei sogni e di tutte le complesse comunicazioni che si svolgono tra analista e paziente, di cui Freud ci ha dato la chiave di lettura, ha da sempre attirato l’attenzione di chi si occupa di psicoanalisi.
Per questo motivo l’interesse per il cinema ha caratterizzato molti gruppi istituzionali che curano la formazione e la ricerca in psicoanalisi. Sono stati attivati da molti anni dei gruppi di esercitazione alla lettura del linguaggio cinematografico con gli strumenti che ci fornisce l’ottica psicoanalitica. Questo lavoro – di gruppo ed in gruppo – costituisce una pratica di primaria importanza per l’affinamento della capacità di osservare ed elaborare quello che viene messo in scena, al di là del contenuto manifesto.
“Il film e il suo ambiente sono il luogo dove viene «proiettata» la nostra drammatizzazione e la difesa contro di essa […] andiamo al cinema non per vedere il film del regista ma per proiettare sullo schermo il nostro film” (P. Perrotti).